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Stornelli d’esilio – note storiche

targa-goriCanto di Pietro Gori, che ne compose il testo quasi certamente tra il 1894 e il 1902, durante il suo esilio politico. Il fatto che Gori abbia sperimentato in prima persona le amarezze dell’esilio e della persecuzione politica, unito alle sue magistrali doti creative, trasmette a questo brano, con grande vigore realistico, tutte le tematiche fondanti dell’anarchismo: il dolore per la miseria e l’ingiustizia, la tensione eroica verso l’emancipazione umana e verso un mondo migliore.
Pubblicati per la prima volta nel 1904, in alcune edizioni accompagnati dall’indicazione “da cantarsi sull’aria della canzone toscana La figlia campagnola“.

La prima edizione a stampa dei Stornelli d’esilio di Gori dovrebbe essere quella del 1898 nei Canti anarchici rivoluzionari, stampati senza menzione dell’autore (ma con testi quasi tutti di Gori), a Paterson, New Jersey, dalla Tipografia della Questione Sociale [“Biblioteca della “Questione Sociale”. Quarto opuscolo”], a pagina 4. Dell’opuscolo esiste una sola copia in una biblioteca di Roma.

(grazie a Martino Marazzi per le informazioni)

 



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