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InCantiere: alla scoperta del canto popolare all’Arci Corvetto

Il programma del secondo trimestre:

13 gennaio – The best of InCantiere 1Fatte la nanna e Storia del 307 – con Silvia Rusignuolo

20 gennaio – Il canto sardo sacro e profano: Isettende – con Pino Martini Obinu

27 gennaio – The best of InCantiere 2: Kopile e Stellina mia stellina – con Camilla Caparrini

3 febbraio – Popolare d’autore: Polesine – con Livia Brambilla

10 febbraio – Si canta d’anarchia 1 – con Silvia Rusignuolo

24 febbraio – Si canta d’anarchia 2 – con Camilla Caparrini

2 marzo – Popolare d’autore: Nina ti te ricordi – con Livia Brambilla

9 marzo – Uomini e mare 1 – con  Silvia Rusignuolo

16 marzo – Uomini e mare 2 – con Camilla Caparrini

23 marzo – Il canto sardo: Unu ballu cantau – con Pino Martini Obinu

abbonamento ai dieci incontri 120 euro; singolo incontro 15 euro
per info e iscrizioni: infovoci@gmail.com

 


Chi siamo

Livia Brambilla
Cresciuta in una famiglia musicale, fa del canto una semi-professione fin dagli anni di scuola e parallelamente inizia a studiare canto e violino in modo amatoriale. Dopo un’adolescenza sperimentale in gruppi di generi vari, approda all’associazione Voci di Mezzo e lì ritrova e sistematizza quanto appreso a orecchio fino ad allora sul repertorio popolare. Da quel momento il canto armonizzato diventa, oltre che intima goduria, uno strumento di approfondimento di temi umani e politici, veicolo di condivisione e confronto, ribaltamento delle prospettive. Con il canto guida gruppi di bambini di varie età, migranti che imparano italiano, persone con disagio psichico, detenute e detenuti. Fa parte della formazione in continuo divenire dei CantaRei.

Camilla Caparrini
Sin da piccola canta in formazioni corali di vario genere esibendosi sia in italia e all’estero. L’arrivo a Milano dalla Toscana coincide con la scoperta del canto popolare che da semplice passione diventa oggetto di studio e ricerca. Entra a far parte del GPR delle Voci di Mezzo e a tenere corsi e seminari sui canti polifonici della tradizione orale.

Pino Martini Obinu
Nato a Carbonia, passa l’infanzia a Paulilatino e Oristano accanto al nonno, Giuseppe Obinu, noto Mussennore (il suonatore ufficiale di ballo sardo di Paulilatino) e al padre Ugo, suonatore di ballo civile. Nonostante la poliedrica attività artistica, non ha mai abbandonato lo studio e la pratica della musica e della poesia della sua terra. La sua ricerca si basa su una conoscenza attenta e profonda dei materiali musicali sardi, grazie allo studio dei maestri della tradizione e all’utilizzo delle “memorie” degli anziani. Ha tenuto numerosi corsi di canto sardo e partecipato a convegni e dibattiti su temi relativi a parole-musica-lingue-vocalità e alla possibilità di un’evoluzione della musica tradizionale popolare.

Silvia Rusignuolo
Formazione in intercultura, pedagogia, danzamovimentoterapia. Conduce laboratori espressivi per bambini e adulti. La musica è per lungo tempo una passione intima. Dopo aver studiato il pianoforte, assaggiato la chitarra e la fisarmonica, si accorge di coltivare il canto da anni: da sola, in due, in gruppo; scopre per gioco la musica di tradizione orale. Ne approfondisce studio e conoscenza con le Voci di Mezzo, con i Cantarei e attraverso l’incontro con formatori di differenti provenienze. La direzione di ricerca è adesso quella di esplorare la relazione fra corpo e voce, suono e movimento.

Le Giagià
Ovvero Anna Giansiracusa e Silvia Giacomini, due Voci di mezzo innamorate del canto popolare. Non lo sanno insegnare, ma sanno scovare gli ospiti giusti per impararlo, cantarlo, sentirlo raccontare.



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