Alla Thyssen
Sei dicembre di notte a Torino
brucia la Thyssen lavoro assassino
condannati son sette operai
una vergogna da non scordare mai
Da molte ore pestava la pressa
ma a fine mese si deve arrivare
straordinario giogo infernale
ribolle l’olio è scintilla fatale
La linea cinque dell’acciaieria
era sbarrata impossibile uscire
alte le grida dell’agonia
sorda la fiamma ci porta via
Restano i figli le madri le mogli
bocche serrate da orrendo dolore
mano tremante in mezzo alla via
il caporale lasciò che sia
Poi si è trovata una lettera infame
quegli operai fan sol delle trame
son morti tutti per lor distrazione
e adesso vanno alla televisione
Gruppo Thyssen è rendita certa
la sicurezza si può risparmiare
il profitto val bene una messa
sì quella funebre di noi operai
Miniera catena officina
lugubri uffici, ponteggi sospesi
stanchi logori morti ed offesi
questa barbarie s’ha da fermar
Tre morti al giorno ci fate soffrire
le morti bianche son pura invenzione
responsabile è solo il padrone
e questo invero abbiam da gridar (2 v.)