A Bajo Dora, nelle valli del Canavese, c’è un piccolo ma straordinario archivio sul canto e le tradizioni popolari di quella zona: il Centro Etnologico Canavesano. Lo trovate in fondo a via dei ribelli, che si chiama così perché da lì parte il sentiero che i partigiani percorrevano per scappare in montagna.
Il fondatore del Centro è Amerigo Vigliermo, un appassionato ricercatore e cantore del patrimonio popolare, che ci ha ricordato molto il nostro Angelo Pugolotti.
Vi proponiamo una conversazione con Amerigo Vigliermo e Gian Carlo Biglia, raccolta il 24 ottobre 2015 da Cornelia Pelletta, Anna Giansiracusa, Tzvetana Momtcheva, Silvia Giacomini e Nicola Coccia.
La chiacchierata inizia nel cortile del Centro…
da dove parte la storia
Amerigo Vigliermo ha fondato anche un coro, il Coro Bajolese che canta soprattutto i canti della zona
il canto popolare
La spedizione delle Voci di mezzo a Bajo Dora nasce con un obiettivo preciso, sapere qualcosa di più di un canto che abbiamo imparato da poco: I giuvu d’Antraime
Non si smetterebbe più di parlare con Amerigo, soprattutto al caldo della sede del Centro Etnologico, circondati da armadi pieni di nastri e bobine…
ancora sul canto e il sapere popolare
La chiacchierata va avanti sul fatto che il canto popolare è un cultura orale, che si tramanda e perciò si modifica a seconda dei luoghi, delle persone, della situazione. Non c’è nulla di codificato e immutabile, un po’ – dice Amerigo – come quando si risponde a un’intervista: non ci si prepara prima! La conversazione viene interrotta da un canto…
le storie che si tramandano e viaggiano – la sposa morta
Podcast: Play in new window | Download