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6 e 9 maggio: due nuovi appuntamenti

6 maggio: La Scighera e le Voci di Mezzo partecipano e vi invitano alla manifestazione dell’Anpi per un monumento a ricordo dei partigiani della Bovisa.
La mattina di domenica 6 maggio, dalle 10.00, saremo nei giardinetti tra via Broglio e Via Mercantini. Ovviamente a cantare partigiano! Ecco l’appello dell’Anpi Bovisa:

“Da molti anni la nostra sezione chiede a tutte le amministrazioni che si sono succedute di poter porre un semplice monumento a ricordo dei partigiani della Bovisa che hanno perso la vita durante la lotta di resistenza. Tutti si sono dichiarati favorevoli, ma per mille intoppi burocratici non si è mai potuto realizzare il progetto. Abbiamo individuato il luogo, nei giardinetti che uniscono Via Broglio a Via Mercantini, abbiamo già il progetto fatto da un architetto, coloro che lo hanno visto lo dichiarano praticabile, ma… niente! Domenica mattina andremo a posare un finto monumento a grandezza naturale fatto in polistirolo nel luogo che abbiamo individuato”.

Mercoledì 9 maggio alle 21.30 L’Italia l’è malada al Circolo Arci La scighera, via Candiani 131, Milano.

Un lavoro in divenire che adesso conta sulla regia di Piero Lenardon. Canti e musiche di scena: Gruppo di canto popolare Voci di Mezzo; letture: Laila Sage e Oscar Agostoni.

“Chi studia le legislature della Camera italiana non trova una parola di simpatia e di pietà e di consolazione per le folle maltrattate, urtate, affamate, violentate, denigrate, decimate, assassinate nei trentasei anni di esistenza unificata. Le sedute in cui si parla di loro rigurgitano di ingiurie, di villanie, di insolenze, di vituperi, di disprezzo. (…) Tutti i cosiddetti rappresentanti del popolo hanno salutato con entusiasmo i malfattori ministeriali che avevano ordinato gli eccidi. La viltà è stata quasi sempre unanime”. (Paolo Valera, Le terribili giornate del maggio ’98)

Il racconto della repressione di Bava Beccaris a Milano, attraverso le parole di Paolo Valera e il manoscritto inedito di Pietro Toresani, si intreccia a quello dei primi quarant’anni di storia dell’Italia unita. Una doppia narrazione scandita dai canti e dai racconti che testimoniano le condizioni di vita, le lotte e le aspirazioni di un popolo tradito dai suoi stessi governanti.



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