Il ritmo, come successione di eventi soggetti a ripetizione, è fortemente presente in tutto il mondo che ci circonda. Le nostre abitudini o forme alienanti di lavoro, descrivono ritmi che si presentano sempre uguali nella vita di tutti i giorni.
Il ritmo è tempo e spazio, è il fondamento della musica e sul quale poggiano sia la melodia sia l’armonia, che da esso traggono impulso ed ispirazione.
Spesso il ritmo viene considerato come un elemento trascurabile, in onore degli aspetti più “alti” dell’esperienza musicale.
Il ritmo non è importante solo in musica: ad esempio, in poesia la successione di fonemi e sillabe accentati creano ritmo; in una costruzione architettonica la buona resistenza statica e l’estetica si ottengono solo quando le proporzioni sono riconducibili a un ritmo.

Conoscere e manipolare concetti come pulsazione, suddivisione, ciclo, è la base di ogni aspetto musicale. Sapere cosa sono gli accenti, le cellule ritmiche, i tempi semplici, i tempi composti, le poliritmie e le polimetrie, sono le condizioni essenziali per qualsiasi esperienza di musica di insieme, sia che essa si basi sulla pratica strumentale sia su quella canora.

Il ciclo di incontri si propone, attraverso giochi ritmici ed esercizi corporei, di fornire gli strumenti per una più consapevole manipolazione degli aspetti ritmici legati alla produzione musicale, utilizzando il movimento, i suoni del corpo e soprattutto la voce; difatti nella nostra lingua sono presenti accenti tonici, la cui successione concorda con la pulsazione ritmica, di conseguenza negli esercizi proposti verranno utilizzati sia onomatopee, sia parole di senso compiuto.

INCONTRI: 5 da tre ore (per un totale di 15 ore); costo 150 euro
DOCENTE: Jacopo Pellegrini
PARTECIPANTI: massimo 15