Canto dei malfattori (ai gridi ed ai lamenti)
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Ai gridi e ai lamenti di noi plebe tradita
La lega dei potenti si scosse impaurita
E prenci e magistrati gridaron coi signori
Che siam degli arrabbiati dei rudi malfattori
Folli non siam né tristi né bruti né birbanti
Ma siam degli anarchisti pel bene militanti
Al giusto al ver mirando, strugger cerchiam gli errori
Perció ci han messi al bando col dirci malfattori
Rit. Deh t’affretta a sorgere o sol dell’avvenir
Vivere vogliam liberi, non vogliam piú servir
Noi del lavor siam figli e col lavor concordi
Sfuggir vogliam gli artigli dei vil padroni ingordi
Che il pane han trafugato a noi lavoratori
E poscia han proclamato che siam dei malfattori
Natura comun madre a niun nega i suoi frutti
E caste ingorde e ladre ruban quel che è di tutti
Che in comun si viva, si goda e si lavori
Tal è l’aspettativa ch’abbiam noi malfattori
Rit. Deh t’affretta a sorgere…
Chi sparge l’impostura avvolto in nera veste
Chi nega la natura sfuggiam come la peste
Sprezziam gli dei del cielo e i falsi lor cultori
Del ver squarciamo il velo, perció siam malfattori
Amor ritiene uniti gli affetti naturali
E non domanda riti né lacci coniugali
Noi dai profan mercati distor vogliam gli amori
E sindaci e curati ci chiaman malfattori
Rit. Deh t’affretta a sorgere…
Divisi hanno con frodi città, popoli e terre
Da ció gli ingiusti odi che generan le guerre
Noi che seguendo il vero gridiamo a tutti i cori
Che patria è il mondo intero, ci chiaman malfattori
Leggi dannose e grame, di frodi alti strumenti
Secondan sol le brame dei ricchi prepotenti
Dan pane a chi lavora, onor a sfruttatori
Conferman poscia e ancora che siam dei malfattori
Rit. Deh t’affretta a sorgere…
La Chiesa e lo Stato, l’ingorda borghesia
Contendono al Creato di libertà la via
Ma presto i dí verranno che papa, re e signori
Coi birri lor cadranno per man dei malfattori
Allor vedremo sorgere il sol dell’avvenir
In pace potrem vivere e in libertà gioir (2v)