Figli dell’officina
Figli dell’officina o figli della terra,
già l’ora s’avvicina della più giusta guerra,
la guerra proletaria, guerra senza frontiere,
innalzeremo al vento bandiere rosse e nere
Avanti, siam ribelli, fieri vendicator
d’un mondo di fratelli di pace e di lavor.
Dai monti e dalle valli giù giù scendiamo in fretta,
con queste man dai calli noi la farem vendetta;
del popolo gli arditi, noi siamo i fior più puri,
fiori non appassiti dal lezzo dei tuguri.
Avanti, siam ribelli…
Noi salutiam la morte, bella vendicatrice,
noi schiuderem le porte a un’era più felice;
ai morti ci stringiamo e senza impallidire
per l’anarchia pugnamo: o vincere o morire
Avanti, siam ribelli..