- ore 20: cena vegetariana. Costa 10 euro e bisogna prenotare scrivendo a eventi@cascinet.it o telefonando al 347-7800724
- ore 21: concerto dei Vincanto. Ingresso a offerta libera (minimo consigliato 5 euro)
Domenica 6 maggio i Vincanto restano a Milano per un laboratorio di canto popolare che riprenderà i brani del cd. Il laboratorio inizia alle 10.30, dura tre ore e costa 15 euro. Non sono necessarie particolari competenze musicali. Al Magazzino Musica di via Soave 3.
Per info e iscrizioni: vincanto6maggio@libero.it
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IL CANTO ROVESCIATO
Il canto rovesciato è un disco che rispecchia la direzione principale che ha preso il lavoro dei Vincanto negli ultimi anni: sono in evidenza le voci e la polifonia, spesso a cappella, con brani non solo toscani ma di tutta Italia, negli arrangiamenti originali del gruppo. Lo stile del trio tenta di coniugare attenzione filologica e libertà espressiva, a partire dalla convinzione che la musica di tradizione orale sia un mondo con una sua peculiare estetica che merita di essere valorizzata nella sua specificità, poiché in questa diversità sta il suo vero valore (anche per questo è un canto “rovesciato”). I Vincanto tentano di percorrere questa strada con la loro ricerca sul timbro e sull’armonia, riducendo all’osso la strumentazione e cercando di mostrare la bellezza e la complessità dei repertori di tradizione orale italiana: privati di inutili fronzoli che apparentemente dovrebbero “nobilitarli” o renderli più fruibili al vasto pubblico, questi repertori risultano tanto più attuali nei contenuti e contemporanei nella loro forma.
Il canto rovesciato è il canto di quella parte di umanità che sopportava le ingiustizie dei padroni, partiva per guerre che non aveva voluto o per terre lontane in cerca di diverse opportunità. Un’umanità che ogni tanto però alzava la testa ed era in grado di lottare per rivendicare i propri diritti, che sapeva esprimere in un canto la propria volontà di esistere, anche solo raccontando la propria condizione.
In questo disco troverete le storie di molti uomini e donne coraggiosi, che hanno lottato per rendere i loro territori, luoghi dove si potesse vivere una vita più giusta e dignitosa. Uomini e donne che sono spesso stati completamente dimenticati, come Lorenzo Panepinto, un siciliano che vuole uscire dal rapporto di sudditanza nei confronti delle culture mafiose e padronali, che oppone il proprio corpo e la propria vita all’ingiustizia e alla sopraffazione.
Un canto rovesciato, “l’altro” canto, quello lontano dalle pagine della storia ufficiale, dalla storia scritta dai padroni e dai generali, quello degli intellettuali come Gianni Bosio, che “andavano a scuola dal popolo”, intellettuali rovesciati, appunto.